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Terminato il trittico di trasferte in giro per il Triveneto, il Guerriero Cadelfa ritorna finalmente a casa. Sabato, ore 21, le ragazze di Michela Voltan rientrano tra le pareti domestiche del Pala Severi, dove tenteranno di allungare la serie aperta di tre vittorie consecutive e conquistare il primo successo casalingo in campionato. Reduce dalla sonante vittoria sul campo del neopromosso Junior San Marco, la squadra femminile dell’Ubp incontra sul proprio cammino Mirano, altra matricola della B femminile.

L’AVVERSARIA. La scorsa stagione, la formazione di Federico Polo è stata la seconda veneziana a spiccare il salto di categoria seguendo proprio lo Junior San Marco. Per entrambe, il percorso si è rivelato finora piuttosto duro, ma nello scorso turno Mirano si è sbloccato incamerando i suoi primi due punti in un ipotetico scontro diretto contro la Ginnastica Triestina (58-44). I presupposti per fare bene anche in Serie B sono riposti nell’esperienza di Federica Trombetta, abbinata alla voglia di emergere e diventare protagonista della giovane Beatrice Tasca (’98). Sotto i tabelloni, invece, le garanzie provengono da Eleonora Zizola, centro classe 1994, che costituisce potenzialmente un assoluto crack per la categoria. Cresciuta tra College Italia e Reyer Venezia, è stata inserita giovanissima nel giro delle Nazionali giovanili per poi militare stabilmente negli ultimi anni in A/2 a Muggia, Cagliari e con il San Salvatore Selargius

QUI CADELFA. «È stata una settimana travagliata perché avevamo qualche giocatrice un po’ acciaccata – rivela coach Voltan – Abbiamo però cercato di tenere alta la concentrazione e l’intensità negli allenamenti. Le ragazze mettono tanto impegno e ciò non può che essere un punto a nostro favore. L’obiettivo è trovare maggiore continuità nel nostro gioco. All’esordio in campionato con Sarcedo è subentrata qualche difficoltà di carattere psicologico più che tecnico, che siamo riusciti a superare nelle partite seguenti. Ora, dobbiamo proseguire su questa strada, senza preoccuparci delle avversarie, ma guardando più a noi stesse e scendere in campo sempre con l’idea di difendere forte».

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